PRESENTATO IN SENATO IL NUOVO SI-BIM
PRESENTATO IN SENATO IL NUOVO SI-BIM SULLO STATO DEI BIM E DEL SISTEMA IDROELETTRICO Si è concluso con grande successo …

Federbim
FederBIM è la Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano, diffusi su tutto il territorio nazionale. Nasce a Bergamo il 17 marzo del 1962, in seguito della Legge 959 del 27 dicembre 1953, con l’idea di rappresentare a livello centrale le problematiche dei vari Consorzi BIM, ma anche di cercare di riconoscere un ruolo strategico alla montagna e di promuovere il suo sviluppo. Con questo intento, FederBIM unisce i territori della montagna, interessati da bacini imbriferi montani così come riconosciuti dalla Legge allo scopo di dargli voce, per intraprendere azioni volte allo sviluppo e alla valorizzazione dell’ambiente montano nel suo complesso. Ad oggi sono circa 2.000 i comuni montani rappresentati.
I Bacini Imbriferi Montani (BIM), costituiti nel 1953 attraverso la L. n. 959, sono zone di territorio che coprono vaste aree del Paese. Tali zone delimitano l’ambito territoriale circostante a un corpo idrico interessato da opere e impianti utili alla produzione di energia, in forza delle quali le amministrazioni rientranti nel perimetro dei BIM vengono compensate della deprivazione della risorsa. Tale perimetrazione determina i comuni rientranti nel perimetro del BIM cui spetta il sovracanone. I comuni rientranti nella perimetrazione, possono decidere di aggregarsi entro un Consorzio BIM, ovvero un ente che ha lo scopo principale di gestire i fondi provenienti dal pagamento del sovracanone favorendo il progresso economico e sociale della popolazioneabitante nei Comuni consorziati e del Paese nel suo complesso. Il sovracanone è l’indennizzo imposto ai concessionari di derivazioni d’acqua pubblica per produzione idroelettrica destinato a ristorare le popolazioni locali per il depauperamento idrico dovuto alla presenza di bacini, impianti e reti di distribuzione idroelettrica.
FederBIM svolge un ruolo strategico in un settore che a livello globale registra delle forti crisi, soprattutto a causa dell’esigenza di produrre energia rispondendo ad una domanda in crescita rispettando al tempo stesso l’ambiente e promuovendo uno sviluppo armonico dei territori. Federbim attua e promuove interventi locali con la specifica missione di favorire un’economia ecologica, tramite la produzione di energia pulita e avendo sempre chiare le necessità di tutelare il patrimonio ambientale così come le esigenze di sviluppo del Paese.
Se al momento della sua nascita lo scopo di FederBIM era innanzitutto quello di allineare e mediare le posizioni a livello nazionale al fine di ripagare gli abitanti dei territori montani dei danni dovuti alla presenza di bacini, impianti e reti di distribuzione idroelettrica tramite la gestione delle entrate dovute al sovracanone, oggi la sua missione si è ulteriormente ampliata al fine di far riconoscere il ruolo dei Consorzi BIM quali soggetti di maggior expertise in tema di gestione delle risorse idriche e produzione di energia pulita essendo da tempo operativi in un settore economico cruciale per tutto il Paese. Per questo, la legge ha stabilito di compensare le popolazioni che, loro malgrado, fossero costrette a rinunciare al loro fiume, in favore di uno sfruttamento idroelettrico che è viatico della crescita economica certo, ma pur sempre compromissione del territorio.
I BIM sono espressione di un sistema rilevante per l’intero Paese grazie alla produzione di energia pulita che proviene dai loro territori e alla relativa gestione delle risorse che vi si connettono. FederBIM si pone come obiettivo quello di indirizzare gli investimenti dei singoli Consorzi BIM in un’ottica sistemica, che ne valorizzi l’impatto per la collettività. A tale scopo, la Federazione vuole dare garanzie, ed offrire indicazioni utili all’elaborazione di policy per tutti gli attori che hanno una competenza specifica sull’ambiente e sulla montagna e che, direttamente o indirettamente, attraverso le loro azioni generano impatti su di essa.
Un ruolo, questo, che sarà sempre più delicato ed importante con il passare del tempo e che si affiancherà a quel coordinamento di tutti i Consorzi, fino a divenirne corollario.
La crescente attenzione delle forze parlamentari per la montagna e la relativa necessità di compensarne la crescita con una nuova offerta energetica, con un più intenso sfruttamento delle risorse idriche, chiameranno nell’immediato futuro la Federbim, a nuovi e importantissimi impegni, nel segno di quella difesa della natura e della cultura che è anche e soprattutto difesa dell’uomo.
🤝 Si è concluso con grande successo il convegno Federbim dal titolo “I Bacini Imbriferi Montani al tempo della crisi idrica ed energetica, un sistema per l’attuazione della L.959/53” che si è svolto ieri presso il Senato.
All’appello lanciato dalla Federbim hanno risposto diverse figure: Senatori, Deputati, Euro Parlamentari, Accademici, Enti Nazionali e Governo -per bocca del consigliere di Roberto Calderoli che ha rappresentato il Ministro- ribadendo tutti il pieno supporto al progetto presentato dalla Federazione. Tra gli interlocutori che hanno contribuito al convegno, diversi rappresentati di alte cariche istituzionali.
📊 Nel corso dell’incontro è stato innanzitutto presentato il primo rapporto Federbim sullo stato dei BIM (Bacini Imbriferi Montani) e del sistema idroelettrico in Italia.
🗣️ “Un sistema territoriale enorme che, anche se sottorappresentato, tocca il 50% dell’intero Paese, 13 milioni di abitanti e 150 milioni di euro di sovracanoni raccolti ogni anno e reinvestiti nei territori, ai quali andrebbero aggiunti dati relativi a circa 1400 comuni che sfuggono in quanto non consorziati e non monitorabili”.
Così nella relazione introduttiva del convegno il Presidente di Federbim, Gianfranco Pederzolli, che ha proseguito “è proprio in questo contesto di frammentazione di informazioni e di competenze che interverrà il SI-BIM, il nuovo Sistema Informativo territoriale. Il 90% dell’energia idroelettrica, la più pregiata delle rinnovabili data l’attitudine alla programmabilità e alla possibilità di accumulo a differenza delle altre rinnovabili come sole e vento che sono intermittenti, viene prodotta in montagna.
💧 E tutto ciò grazie al prelievo di acqua che viene fatto nei territori compresi Bacini Imbriferi Montani. Numeri importanti -ha sottolineato il Presidente di Federbim - che acquistano una sfumatura più ampia se messi a confronto con il fondo per le politiche della montagna istituito con la legge 97 del 1994, che non ha mai superato questa cifra nemmeno negli anni più prodighi di finanza pubblica.
Federbim, dunque, si propone come un interlocutore naturale per lo sviluppo di politiche per la Montagna, soprattutto per quanto riguarda la parte destinata alla salvaguardia e all’accrescimento delle riserve idriche, alle energie rinnovabili e alle funzioni ecosistemiche”.
🗣️ “Questi dovranno essere i temi verso cui destinare gli investimenti – ha infine sollecitato il Direttore Tommaso Dal Bosco, che continua – basta distribuzione a pioggia per piccoli interventi privi di impatto sullo sviluppo dei singoli comuni, basta marciapiedi e piste ciclabili avulse da sistemi integrati di mobilità e fruizione del territorio: alleiamoci per immaginare un futuro di scelte di investimento di respiro strategico e integriamo i fondi per lo sviluppo con i sovracanoni BIM” ha concluso il Direttore di Federbim.
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