Domenica 8 aprile è improvvisamente scomparso, all’età di 72 anni, il Presidente del Bim dell’Adige di Trento Giuseppe Negri, colto da un malore nella sua abitazione di Tres.
I funerali si volgeranno martedì 10 alle ore 15 presso la chiesa parrocchiale di Tres (TN).
Originario di Sondrio, residente nel capoluogo trentino, Giuseppe Negri è stato dirigente della Ripartizione II della Regione Trentino Alto Adige Südtirol ed ha ricoperto diversi incarichi, da Segretario ed amministratore comunale fino a diventare Presidente del Consorzio dei Comuni di Bacino Imbrifero Montano dell’Adige di Trento, carica alla quale era stato rinnovato tre anni fa.
All’interno di Federbim, ricopriva anche da numerosi anni il ruolo di membro della Commissione Istituzionale.
Giuseppe Negri ha vissuto molti anni anche a Mezzocorona, dove dal 1990 al 2000, con la giunta Trapin ricoprì l’incarico di assessore comunale alla cultura.
Profondo dolore e cordoglio alla famiglia vengono espressi dal Presidente di Federbim Carlo Personeni, dai Vicepresidenti Enrico Petriccioli e Gianfranco Pederzolli e da tutta la Giunta Esecutiva.
Il Presidente di Federbim Carlo Personeni, a nome di tutta la Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano, ricorda con commozione la figura di Giuseppe Negri ed esprime al contempo la sua gratitudine per il suo impegno costante a servizio del territorio e delle istituzioni.
“Giuseppe Negri è stato un esempio di dedizione al servizio della comunità locale – ha detto Personeni – e come Presidente del Consorzio BIM dell’Adige di Trento, ha dato alla nostra Federazione un contributo importante per lo sviluppo dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano trentini. Abbiamo perso una guida importante”.
Commozione, gratitudine, rispetto sono stati espressi dalle istituzioni trentine, a partire dal governatore del Trentino Ugo Rossi.
Tutti ricordano e sottolineano l’impegno di Negri a dare ai territori rurali e montani una reale prospettiva di uscita dalla crisi su basi di sussidiarietà, efficienza e cooperazione.
Uno degli esempi di questo impegno è riassunto in quel protocollo di intesa firmato con la Provincia e lo stesso BIM che ha impegnato oltre 4,5 milioni di euro per finanziare progetti di riqualificazione ambientale attraverso l’impiego di lavoratori rimasti senza impiego.
Un progetto che aveva ricevuto l’apprezzamento anche del Ministero del Lavoro.