Lo statuto Federbim - Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano

Federbim

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🔵 𝗜𝗹 𝗣𝗿𝗼𝘁𝗼𝗰𝗼𝗹𝗹𝗼 𝗔𝗡𝗖𝗜-𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗕𝗜𝗠 𝗱𝗲𝗯𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝟰𝟮ª 𝗲𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗔𝘀𝘀𝗲𝗺𝗯𝗹𝗲𝗮 𝗔𝗻𝗻𝘂𝗮𝗹𝗲 𝗔𝗡𝗖𝗜

Per la prima volta FederBIM è intervenuta durante l’Assemblea Annuale ANCI in svolgimento a Bologna dal 12 al 14 novembre. Giunta alla sua 42ª edizione “Insieme per il bene Comune”, il contributo della Federazione è volto a rafforzare e consolidare un dialogo costruttivo tra istituzioni e realtà locali.
In questo momento di confronto, dove si condividono priorità e soluzioni concrete per i territori, il Presidente Gianfranco Pederzolli ha incentrato la sua relazione sul valore del Protocollo d’intesa tra ANCI e FederBIM, illustrandone obiettivi e azioni a supporto di Comuni e Consorzi BIM.

Dopo aver ringraziato ANCI e il coordinatore dei piccoli Comuni Santoni, il Presidente Pederzolli ha richiamato le problematiche connesse alla gestione dei Bacini Imbriferi Montani tra territori in cui sono presenti i Consorzi e territori dove i Comuni incassano singolarmente i sovracanoni, sollevando criticità sul controllo delle riscossioni e sui rapporti con i concessionari. “Grazie alla collaborazione avviata con ANCI” – ha dichiarato il Presidente Pederzolli – “possiamo migliorare la capacità di informare i comuni con dati completi e sempre aggiornati che colleghino con trasparenza ogni concessione idroelettrica alle somme dovute, così da garantire la riscossione dei sovracanoni nella misura dovuta”.
Successivamente, il Presidente ha affrontato il tema delle concessioni idroelettriche, affermando che “bisogna uscire dalla polarizzazione emersa nel dibattito pubblico tra gare e riassegnazioni delle concessioni idroelettriche e affrontare la reale questione, ovvero la revisione dei rapporti tra imprese concessionarie e territori”. Si tratta di un tema “che ha a che fare più con un'idea di collaborazione che non con quella di contrapposizione che ha caratterizzato decenni di rapporti. È molto importante” - continua Pederzolli – “che si passi a una logica cooperativa tra Comuni e imprese concessionarie: una collaborazione basata sulla trasparenza e su una progettualità comune, incentrata sulla valorizzazione delle risorse naturali dei territori, con acqua e patrimonio forestale in primo piano per il raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica ed ecologica del Paese. Risorse di cui la montagna è ricchissima.” conclude Pederzolli.

Il Protocollo d’intesa con ANCI, fortemente voluto in questa legislatura dal direttivo FederBIM e sottoscritto lo scorso 22 ottobre, consente sia di approfondire e affrontare insieme questi temi, sia di completare la piattaforma FederBIM SI-BIM, nata per garantire equamente le riscossioni del sovracanone nella misura dovuta, trasparenza e supporto ai Comuni e ai Consorzi. In ottica di opportunità, la finestra offerta dal rinnovo delle concessioni idroelettriche segna un’occasione unica per la Federazione e i suoi associati.

L'importanza del Protocollo d’intesa tra ANCI e FederBIM è stata sottolineata da tutti i relatori presenti, in particolar modo dal Coordinatore nazionale, Alessandro Santoni, dal presidente di Anci Lombardia, Mauro Guerra, e dal Sindaco di Edolo, Luca Masneri, recentemente delegato ai rapporti con FederBIM dal Consorzio BIM della Valcamonica. Quest’ultimo ha presentato l'esperienza di un piccolo comune alpino che ospita l'importante Polo UNIMONT dell’Università Statale di Milano con cui FederBIM ha uno storico rapporto di collaborazione.
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🔵 𝗟𝗮 𝗟�

🔵 𝗟𝗮 𝗟𝗲𝗴𝗴𝗲 𝘀𝘂𝗹𝗹𝗮 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗳𝗮𝘀𝗲 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗮
Dopo l’approvazione di settembre, la nuova legge quadro sulla montagna sta finalmente entrando nella fase di applicazione. È un provvedimento che riconosce in modo concreto il valore dei territori montani e punta a colmare i divari con le aree più sviluppate del Paese. Con l’insediamento del gruppo di sei esperti - nominati su indicazione delle Regioni, delle Province e dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani - incaricati di definire i criteri di classificazione dei #Comunimontani, si avvia un percorso tecnico ma decisivo: da queste scelte dipenderanno la destinazione delle risorse e l’efficacia delle misure previste dalla legge.

👉 Ora è fondamentale che il percorso prosegua con rapidità e che i #territori siano pienamente coinvolti. Le #comunità montane, i sindaci e gli amministratori locali devono essere protagonisti di questa fase, segnalando bisogni e priorità per rendere realmente efficace l’attuazione della norma.

▶️ In questa prospettiva, #FederBIM accoglie con favore il traguardo raggiunto e auspica un forte coinvolgimento dei territori e dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano nella definizione delle strategie, affinché ogni investimento risponda alle reali esigenze delle comunità e contribuisca a contrastare lo spopolamento, sostenere l’agricoltura, la mobilità, il turismo e la transizione digitale.
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𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲

𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮: 𝟭𝟱 𝗺𝗶𝗹𝗶𝗮𝗿𝗱𝗶 𝗽𝗲𝗿 𝗿𝗶𝗹𝗮𝗻𝗰𝗶𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗼𝗿𝗲
Una ricerca condotta dal think tank di Althesys, e discussa nella recente edizione di AquaWatt a Piacenza, evidenzia come l’#idroelettrico resti un pilastro strategico per la #transizioneenergetica italiana, ma anche un comparto oggi frenato da incertezze normative e ritardi nelle concessioni. Il rischio, senza interventi, è di un calo produttivo fino al 30% entro il 2040.

📍 Secondo lo studio, la modernizzazione del parco impianti potrebbe attivare investimenti per circa 15 miliardi di euro in dieci anni, generando 3,2 miliardi di ricadute economiche annue e fino a 16.500 nuovi posti di lavoro. Numeri che mostrano come il potenziale dell’idroelettrico vada ben oltre la sola produzione energetica, con effetti positivi sull’occupazione, l’indotto locale e la #sicurezzaenergetica in #Italia.

🔵 Il principale ostacolo resta tuttavia il blocco delle #concessioni, che impedisce la piena attuazione dei piani di manutenzione e sviluppo. Oggi l’86% delle grandi derivazioni è in scadenza entro il 2029 e sbloccare le concessioni, definendo regole chiare e stabili, è dunque la condizione necessaria per rilanciare un settore chiave.
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#rassegnastampa 
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#rassegnastampa
𝗣𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 𝗙𝗲𝗱𝗲𝗿𝗕𝗜𝗠 – 𝗔𝘁𝗵𝗼𝘀 𝗩𝗮𝗹𝘀𝗲𝗰𝗰𝗵𝗶 𝟮𝟬𝟮𝟱, assegnato a Marina Brambilla, rettrice dell'Università di Milano.
A Chiavenna la XXIII edizione celebra il ruolo del Polo UNIMONT di Edolo.

📍www.ilgiorno.it/sondrio/…

📍www.gazzettadellevalli.it/valchiavenna/…

📍www.ildolomiti.it/societa/…
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🔵 Premio FederBIM

🔵 Premio FederBIM – Athos Valsecchi 2025, assegnato alla Rettrice Marina Brambilla

📍 A Chiavenna la XXIII edizione celebra il ruolo del Polo UNIMONT di Edolo

👉 Si è tenuta ieri, nella Sala delle Capriate dell’ex Convento dei Cappuccini di Chiavenna, la cerimonia di consegna del Premio FederBIM – Athos Valsecchi 2025. L’iniziativa, promossa da FederBIM insieme alla Comunità Montana della Valchiavenna e al Consorzio BIM dell’Adda, ha riunito amministratori, mondo accademico e comunità locali.

Il Premio della XXIII edizione è stato assegnato alla professoressa Marina Brambilla, magnifica Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, per i risultati raggiunti attraverso il Polo UNIMONT di Edolo, centro di eccellenza dedicato alla formazione universitaria, alla ricerca e all’innovazione per le aree montane.

Per questo motivo FederBIM collabora con il Polo UNIMONT e ne supporta l’impegno nella promozione delle infrastrutture socioculturali per uno sviluppo sostenibile e una nuova consapevolezza delle terre alte. Questo approccio rafforza la capacità dei territori di diventare i reali protagonisti delle nuove politiche pubbliche nazionali.

La cerimonia si è aperta con i saluti istituzionali di Luca Della Bitta, Sindaco di Chiavenna e Presidente del Consorzio BIM dell’Adda, di Davide Trussoni, Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, e di Athos Valsecchi in rappresentanza della famiglia Valsecchi. Sono seguiti gli interventi di Mauro Guerra, Presidente di ANCI Lombardia, di Massimo Sertori, Assessore a Montagna ed Enti Locali di Regione Lombardia, del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Infine, impossibilitato a presenziare, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha fatto pervenire un contributo video, a testimonianza della sua vicinanza all’iniziativa.

“Questo riconoscimento ha anche uno sguardo sul futuro.” ha dichiarato Gianfranco Pederzolli, Presidente FederBIM. “Vogliamo lavorare su tre piani. Primo, contribuire all’aggiornamento periodico del Libro Bianco con dati e casi che arrivano dai nostri consorzi. Secondo, sostenere linee formative utili ai territori, con borse di studio e percorsi di tirocinio che mettano in contatto studenti e amministrazioni. Terzo, promuovere attività di ricerca applicata su acqua, foreste, energia, servizi ecosistemici, perché qui si gioca una parte decisiva della transizione del Paese.”

“Questo – prosegue Pederzolli – è il senso del nostro impegno. Non chiediamo alla ricerca di risolvere da sola i problemi. Le chiediamo strumenti chiari per prendere decisioni. Le chiediamo metodi che rendano valutabili i risultati. Le chiediamo di ascoltare i territori e di portarli dentro l’agenda nazionale. In questo la rettrice Brambilla e la comunità di UNIMONT ci hanno dato un esempio e una strada” conclude il Presidente.

“Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo premio da FederBIM: testimonia l’impegno di UNIMONT nel contribuire in maniera determinante ad affermare la necessità che per le montagne serva una visione strategica specifica e politiche integrate, a generare innovazione tramite la ricerca scientifica e a formare una generazione di professionisti preparati alle specificità del contesto montano, sviluppandone ulteriormente il valore con un approccio innovativo, sistemico ed interdisciplinare” ha commentato la Rettrice Brambilla.

Istituito da FederBIM e dedicato alla memoria del Senatore Athos Valsecchi, il premio ha cadenza biennale. Ricorda una figura che ha fornito un grande contributo all’attuazione della Legge n. 959 del 1953 in quanto presidente del Consorzio dell'Adda e della stessa FederBIM, promuovendo lo sviluppo culturale, economico e sociale della montagna italiana.
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🔵 Il Direttore Ge

🔵 Il Direttore Generale della #FederBIM, 𝗧𝗼𝗺𝗺𝗮𝘀𝗼 𝗗𝗮𝗹 𝗕𝗼𝘀𝗰𝗼, intervenuto al convegno #Aquawatt, alla tavola rotonda “Idroelettrico e usi plurimi: una gestione integrata dell’acqua per tutelare il fabbisogno idropotabile e irriguo” ha affermato: “Ho apprezzato particolarmente l’intervento dell’Ing. Roberto Scottoni (Responsabile Impianti Idroelettrici di A2A) sul progetto di collaborazione fra istituzioni, comuni calabresi e A2A per la realizzazione di un sistema di pompaggio che ha lo scopo di risolvere i problemi legati alla forte richiesta di acqua per uso irriguo, soprattutto in presenza di una congiuntura come quella attuale gravemente siccitosa.

Comunque, tutto il tema dei conflitti tra gli usi plurimi delle acque deve essere ricondotto sotto l’ombrello del concetto di cooperazione che deve connotare i rapporti tra le imprese concessionarie e le istituzioni, compresi i Consorzi BIM, per un idroelettrico in futuro sempre più sostenibile. In questo senso, è importantissimo approfittare della finestra offerta dalla scadenza delle concessioni prevista per il 2029, a prescindere da quelle che saranno le procedure adottate per i rinnovi. È interesse di tutti uscire dalla logica di contrapposizioni che spesso ha caratterizzato i rapporti sul territorio.

La FederBIM, già dallo scorso anno, con l’evento organizzato a Bologna, ha adottato una politica di rafforzamento dei rapporti istituzionali con i concessionari proprio in questa direzione auspicando la nascita di specifiche progettualità comuni come quella avanzata da A2A in Calabria che costituisce certamente una buona pratica in tal senso.”
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𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲

𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼: 𝘂𝗻𝗮 𝗿𝗶𝘀𝗼𝗿𝘀𝗮 𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗲 𝗱𝗮 𝘃𝗮𝗹𝗼𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲
🔵 Nel 2024 #idroelettrico ha generato oltre 52mila GWh, coprendo il 16% della domanda elettrica nazionale. Oltre all’energia, le dighe svolgono un ruolo cruciale nella #sicurezza del territorio: trattengono acqua in caso di piogge intense e sostengono l’agricoltura nei periodi di siccità.

📍 Tuttavia, quasi la metà della capacità degli #invasi italiani non è oggi disponibile. Interrimento, mancate autorizzazioni e limiti strutturali riducono drasticamente il potenziale di accumulo: secondo il Libro Bianco Valore Acqua 2024, fino al 48% dei bacini del Nord Italia risulta compromesso dai sedimenti.

👉 Per affrontare queste criticità, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha avviato il Programma Grandi Dighe e #Invasi, che coinvolge 101 #infrastrutture a uso irriguo e potabile, con l’obiettivo di garantire la sicurezza delle opere esistenti e recuperare capacità non utilizzata, valorizzando il #potenziale dell’idroelettrico senza costruire nuove #dighe.
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🏔️ 𝗪𝗲𝗯

🏔️ 𝗪𝗲𝗯𝗶𝗻𝗮𝗿 “𝗟𝗮 𝗠𝗼𝗻𝘁𝗮𝗴𝗻𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼”
𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶, 𝗺𝗮𝗿𝘁𝗲𝗱𝗶̀ 𝟮𝟴 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲, 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟳.𝟬𝟬

Prosegue il ciclo di seminari “Le Montagne Italiane: Sfide e Opportunità”, dedicato al Libro Bianco sulla Montagna, rapporto di ricerca realizzato dal polo Università della Montagna – Università degli Studi di Milano, su incarico del Dipartimento per gli Affari Regionali e le Autonomie.

Le montagne sono custodi del 90% della produzione idroelettrica nazionale e questo quinto appuntamento, dal titolo “La Montagna dell’Idroelettrico”, sarà un momento di confronto su un tema cruciale per il futuro delle aree montane italiane: la gestione sostenibile della risorsa idrica e il rinnovo delle concessioni idroelettriche, che interessano oltre l’86% degli impianti entro il 2029.

Tra i protagonisti dell’incontro, Tommaso Dal Bosco, Direttore di Federbim, che ha contribuito in modo significativo ai contenuti del Libro Bianco, e Anna Giorgi, responsabile del polo UNIMONT - Università degli Studi di Milano.

📅 28 ottobre, ore 17.00 – online
👉 Per maggiori info e registrazione
www.unimontagna.it/unimont-media/…
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🔵 Accordo #Anci e

🔵 Accordo #Anci e #Federbim per rafforzare la conoscenza e l’applicazione delle norme sui Bacini Imbriferi Montani

📍Rafforzare la conoscenza e la corretta applicazione della normativa che disciplina i Bacini Imbriferi Montani (BIM) e i sovracanoni idroelettrici (Legge 27 dicembre 1953, n. 959). Questo l'obiettivo del protocollo d'intesa firmato oggi in Anci con il presidente del Consiglio nazionale dell'Anci, Marco Fioravanti e il presidente di Federbim, Gianfranco Pederzolli. Alla firma erano presenti anche il coordinatore Anci dei piccoli Comuni, Alessandro Santoni, e il presidente del Consorzio Bim Tronto di Ascoli Piceno e della commissione istituzionale della FederBIM, Luigi Contisciani.

In Italia sono circa 2.000 i Comuni che fanno parte dei Bacini Imbriferi Montani costituiti in Consorzio, ai quali si aggiungono numerosi Comuni non consorziati, accomunati dal diritto a percepire i sovracanoni derivanti dalle concessioni di impianti idroelettrici presenti sui rispettivi territori.

👉 “Per FederBIM oggi è un’occasione importante di confronto con l’Anci, espressione di tutti i Comuni italiani, sui temi della montagna come quelli legati all’acqua e alle concessioni idroelettriche”, dichiara il presidente FederBIM, Gianfranco Pederzolli. “Questa collaborazione rafforza il presidio territoriale della FederBIM, promuovendo la costituzione di nuovi Consorzi BIM e incentivando un’interlocuzione diretta con gli organi istituzionali. In questo quadro si inserisce la riorganizzazione dei dati relativi alle concessioni idroelettriche, ad oggi parziali o mancanti, che permetterà di indirizzare le risorse disponibili in modo più efficace.

👉 “Un accordo importante che rafforza i Comuni delle aree montane – sottolinea Marco Fioravanti, presidente del Consiglio Nazionale Anci – ringrazio Alessandro Santoni per il lavoro importante fatto con Federbim. Vogliamo fornire ai Comuni strumenti concreti per conoscere e applicare in modo corretto e uniforme la normativa sui Bacini Imbriferi Montani. L’obiettivo è assicurare a tutti i territori montani la possibilità di beneficiare pienamente delle risorse di cui hanno diritto.”

👉 “Un passo importante oggi: questo protocollo ci permette di avere una cornice istituzionale e tecnica che consente ai piccoli Comuni di avere un ulteriore elemento di ausilio – sottolinea Alessandro Santoni coordinatore piccoli Comuni Anci - che, oltre ad accompagnarci dal punto di vista tecnico nella costituzione dei Consorzi BIM, ci dà anche la possibilità di recuperare le risorse. Sono circa una quarantina i Consorzi ancora non costituiti ed equivalgono indicativamente a 70 milioni di euro di risorse che potrebbero arrivare sul territorio”.
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