MONTAGNA, PEDERZOLLI (FEDERBIM): RINNOVO CONCESSIONI IDROELETTRICHE MOMENTO CRUCIALE. PROMUOVERE SUBITO COLLABORAZIONE INDUSTRIA-TERRITORI. GRAZIE AL MINISTRO CALDEROLI CHE HA PARTECIPATO ALL’INCONTRO ORGANIZZATO DALLA FEDERBIM

Nell’ambito delle celebrazioni della Giornata Internazionale della Montagna, la Federbim ha incontrato i sindaci del Tanaro, nuovi associati alla Federazione. Passaggio simbolicamente importante quello di ieri in cui il Presidente di Federbim, Gianfranco Pederzolli, ha voluto recuperare e condividere i valori fondanti della legge 959 del ‘53 istitutiva del sovra canone e dei Bacini Imbriferi Montani ricordando i motivi che hanno storicamente legato i Comuni piemontesi, non solo della valle del Tanaro ma anche quelli della Dora Riparia, della Stura di Lanzo e del Ticino. 177 Comuni che oggi sono in aumento e che, quasi 30 anni fa, in seguito a una sciagurata interruzione del flusso dei sovra canoni loro dovuti dai concessionari idroelettrici, hanno chiesto alla Federbim di assisterli nel recupero di questi fondi. Oggi tutti questi Comuni le hanno confermato fiducia associandosi alla Federazione, compiendo un passo quindi non solo simbolico, ma anche di grande valore politico al fine di rafforzare la rappresentanza nella Federbim dei diritti dei Comuni appartenenti ai BIM, che sono molti più di quelli compresi nei consorzi.

 

L’incontro ha visto l’inattesa e graditissima partecipazione del ministro Roberto Calderoli che ha così dimostrato la sua vicinanza alle tematiche dei rapporti tra l’ industria idroelettrica e i territori. Proprio su questo si è concentrato il breve messaggio che il Presidente Pederzolli ha voluto lanciare ai numerosi sindaci presenti, ringraziandoli per la partecipazione “è un momento cruciale per la montagna italiana”, ha dichiarato. “Si sta discutendo il rinnovo delle concessioni idroelettriche, il Paese cioè sta decidendo come riaffidare una delle risorse più importanti della montagna, certamente una delle più critiche: l’acqua. E lo farà per i prossimi 30, forse 40 anni. Non possiamo permetterci” ha sottolineato “di trattare con superficialità questo passaggio. I territori devono esserne protagonisti. E non solo sul piano delle rivendicazioni economiche, ma nella piena consapevolezza di dover uscire dalla logica conflittuale – che ha caratterizzato una parte dell’ attuazione della legge 959- per entrare in una fase collaborativa in cui le strategie di utilizzo delle risorse idriche siano condivise e improntate alla sostenibilità sociale, economica e ambientale dello sviluppo dei territori. Territori che” ha ribadito “già hanno dovuto ricostruire una diversa vocazione quando sono stati occupati dagli impianti e che ora, con l’avvento dell’automazione e dei controlli remoti, hanno perso il piccolo vantaggio ottenuto a suo tempo con l’occupazione”. Pederzolli ha infine voluto ringraziare i sindaci Iole Caramello e Adriano Bertolino “che hanno ospitato l’incontro e che sono stati tra i primi ad aderire alla proposta di Federbim”. Un ringraziamento speciale lo ha rivolto al ministro Calderoli “che ha voluto a sorpresa partecipare all’evento organizzato dalla la Federazione”. All’incontro erano presenti anche i Presidenti dei Consorzi del Piemonte che si sono costituiti in coordinamento regionale guidato da Igor Bonino (Presidente del Consorzio Bim Pellice) il quale, mettendosi a disposizione dei Comuni per aiutarli a comprendere l’importanza della logica aggregativa coltivata con i Consorzi, ha anche annunciato la volontà di organizzare un incontro -dedicato a tutti i Comuni del Piemonte- che Federbim sta promuovendo per la prossima primavera in accordo con la Regione.

È stato infine proiettato un video che ha permesso di ripercorrere il percorso della legge 959 di cui esattamente un anno fa oggi è stato celebrato il 70° anniversario.