Rafforzare la conoscenza e la corretta applicazione della normativa che disciplina i Bacini Imbriferi Montani (BIM) e i sovracanoni idroelettrici (Legge 27 dicembre 1953, n. 959). Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato oggi in Anci con il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Marco Fiorvavanti e il presidente di Federbim, Gianfranco Pederzolli. Alla firma erano presenti anche il coordinatore Anci dei piccoli Comuni, Alessandro Santoni, e il presidente del Consorzio Bim Tronto di Ascoli Piceno e della commissione affari istituzionali della FederBIM, Luigi Contisciani.
In Italia sono circa 2.000 i Comuni che fanno parte dei Bacini Imbriferi Montani costituiti in Consorzio, ai quali si aggiungono numerosi Comuni non consorziati, accomunati dal diritto a percepire i sovracanoni derivanti dalle concessioni di impianti idroelettrici presenti sui rispettivi territori.
“Per FederBIM oggi è un’occasione importante di confronto con l’Anci, espressione di tutti i Comuni italiani, sui temi della montagna come quelli legati all’acqua e alle concessioni idroelettriche”, dichiara il presidente FederBIM, Gianfranco Pederzolli. “Questa collaborazione rafforza il presidio territoriale della FederBIM, promuovendo la costituzione di nuovi Consorzi BIM e incentivando un’interlocuzione diretta con gli organi istituzionali. In questo quadro si inserisce la riorganizzazione dei dati relativi alle concessioni idroelettriche, ad oggi parziali o mancanti, che permetterà di indirizzare le risorse disponibili in modo più efficace.
“Un accordo importante che rafforza i Comuni delle aree montane – sottolinea Marco Fioravanti, presidente del Consiglio Nazionale Anci – ringrazio Alessandro Santoni per il lavoro importante fatto con Federbim. Vogliamo fornire ai Comuni strumenti concreti per conoscere e applicare in modo corretto e uniforme la normativa sui Bacini Imbriferi Montani. L’obiettivo è assicurare a tutti i territori montani la possibilità di beneficiare pienamente delle risorse di cui hanno diritto.”
“Un passo importante oggi: questo protocollo ci permette di avere una cornice istituzionale e tecnica che consente ai piccoli Comuni di avere un ulteriore elemento di ausilio – sottolinea Alessandro Santoni coordinatore piccoli Comuni Anci – che, oltre ad accompagnarci dal punto di vista tecnico nella costituzione dei Consorzi BIM, ci dà anche la possibilità di recuperare le risorse. Sono circa una quarantina i Consorzi ancora non costituiti ed equivalgono indicativamente a 70 milioni di euro di risorse che potrebbero arrivare sul territorio”.