Lo statuto Federbim - Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano

Federbim

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20-10-2025, 9:51
𝗔𝗹 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 “𝗟’𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗹𝗹𝗼𝗹𝗲”
UNIMONT – Polo d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano e partner di FederBIM – dà il via al ciclo di seminari 𝗟’𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗹𝗹𝗼𝗹𝗲, un percorso di approfondimento dedicato alla conoscenza dell’energia idroelettrica e del suo ruolo nella transizione energetica.

🔵 Il corso nasce con l’obiettivo di offrire a studenti, professionisti e cittadini un’occasione di formazione accessibile, ma scientificamente rigorosa sui principi, le tecnologie e le prospettive del settore idroelettrico, affrontando temi che spaziano dalla produzione e gestione degli impianti alla sostenibilità ambientale e al mercato elettrico.

📍 Gli incontri si terranno presso il Polo Università della Montagna  di Edolo (BS) e online, a partire da domani.
Per maggiori info e iscrizioni clicca qui: www.unimontagna.it/lidroelettrico-in-pillole/

𝗔𝗹 𝘃𝗶𝗮 𝗱𝗼𝗺𝗮𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗿𝘀𝗼 “𝗟’𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗹𝗹𝗼𝗹𝗲”
UNIMONT – Polo d’Eccellenza dell’Università degli Studi di Milano e partner di FederBIM – dà il via al ciclo di seminari 𝗟’𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗶𝗻 𝗽𝗶𝗹𝗹𝗼𝗹𝗲, un percorso di approfondimento dedicato alla conoscenza dell’energia idroelettrica e del suo ruolo nella transizione energetica.

🔵 Il corso nasce con l’obiettivo di offrire a studenti, professionisti e cittadini un’occasione di formazione accessibile, ma scientificamente rigorosa sui principi, le tecnologie e le prospettive del settore idroelettrico, affrontando temi che spaziano dalla produzione e gestione degli impianti alla sostenibilità ambientale e al mercato elettrico.

📍 Gli incontri si terranno presso il Polo Università della Montagna di Edolo (BS) e online, a partire da domani.
Per maggiori info e iscrizioni clicca qui:
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17-10-2025, 13:02
𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮: 𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮
🔵 L’idroelettrico è una delle colonne portanti della transizione energetica italiana, ma oggi la sua importanza va oltre la sostenibilità: le #dighe e le #centrali idroelettriche sono diventate infrastrutture strategiche da proteggere anche sul piano digitale.

💻 La crescente interconnessione dei sistemi energetici e l’uso di tecnologie di controllo da remoto espongono gli impianti a nuovi rischi informatici. Un attacco hacker a una centrale #idroelettrica può bloccare la produzione, alterare la gestione dei flussi d’acqua o compromettere la sicurezza delle reti elettriche nazionali.

📍 Questo è quanto emerge nell’ultima Conferenza di Confindustria Energia nella quale si sottolinea come la #cybersicurezza energetica sia ormai una priorità nazionale. Le aziende del settore stanno investendo in sistemi di difesa avanzati e proteggere l’#energia rinnovabile da minacce informatiche significa difendere l’indipendenza energetica, la sicurezza dei territori e la stabilità del Paese.

𝗜𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗲 𝗰𝘆𝗯𝗲𝗿 𝘀𝗶𝗰𝘂𝗿𝗲𝘇𝘇𝗮: 𝗹𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶𝗲𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝗳𝗲𝘀𝗮 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗲𝘁𝗶𝗰𝗮
🔵 L’idroelettrico è una delle colonne portanti della transizione energetica italiana, ma oggi la sua importanza va oltre la sostenibilità: le #dighe e le #centrali idroelettriche sono diventate infrastrutture strategiche da proteggere anche sul piano digitale.

💻 La crescente interconnessione dei sistemi energetici e l’uso di tecnologie di controllo da remoto espongono gli impianti a nuovi rischi informatici. Un attacco hacker a una centrale #idroelettrica può bloccare la produzione, alterare la gestione dei flussi d’acqua o compromettere la sicurezza delle reti elettriche nazionali.

📍 Questo è quanto emerge nell’ultima Conferenza di Confindustria Energia nella quale si sottolinea come la #cybersicurezza energetica sia ormai una priorità nazionale. Le aziende del settore stanno investendo in sistemi di difesa avanzati e proteggere l’#energia rinnovabile da minacce informatiche significa difendere l’indipendenza energetica, la sicurezza dei territori e la stabilità del Paese.
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14-10-2025, 19:00
𝟮𝟬𝟮𝟱, 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼: 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗶𝘅 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹𝗲
🌍 Per la prima volta nella storia, le fonti #rinnovabili hanno generato più #elettricità del carbone su scala mondiale. Lo rivela il recente rapporto Global Electricity Mid-Year Insights 2025 del think tank Ember: nella prima metà del 2025, solare ed eolico hanno soddisfatto tutta la crescita della domanda elettrica globale, portando il carbone a perdere il suo primato.

💧 Le fonti rinnovabili, composte da solare, eolico, #idroelettrico, bioenergia e geotermia, hanno prodotto 5.072 terawattora (TWh) di elettricità, superando il carbone, fermo a 4.896 TWh. In percentuale, le rinnovabili hanno raggiunto il 34,3 % della generazione totale, contro il 33,1 % del carbone.

Un sorpasso non solo simbolico che segnala un cambiamento strutturale nella #transizioneenergetica globale.

𝟮𝟬𝟮𝟱, 𝗹’𝗮𝗻𝗻𝗼 𝗱𝗲𝗹 𝘀𝗼𝗿𝗽𝗮𝘀𝘀𝗼: 𝗿𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶 𝘀𝘂𝗽𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝗶𝗹 𝗰𝗮𝗿𝗯𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝗺𝗶𝘅 𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼 𝗴𝗹𝗼𝗯𝗮𝗹𝗲
🌍 Per la prima volta nella storia, le fonti #rinnovabili hanno generato più #elettricità del carbone su scala mondiale. Lo rivela il recente rapporto Global Electricity Mid-Year Insights 2025 del think tank Ember: nella prima metà del 2025, solare ed eolico hanno soddisfatto tutta la crescita della domanda elettrica globale, portando il carbone a perdere il suo primato.

💧 Le fonti rinnovabili, composte da solare, eolico, #idroelettrico, bioenergia e geotermia, hanno prodotto 5.072 terawattora (TWh) di elettricità, superando il carbone, fermo a 4.896 TWh. In percentuale, le rinnovabili hanno raggiunto il 34,3 % della generazione totale, contro il 33,1 % del carbone.

Un sorpasso non solo simbolico che segnala un cambiamento strutturale nella #transizioneenergetica globale.
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10-10-2025, 9:01
𝗥𝗲𝘃𝗮𝗺𝗽𝗶𝗻𝗴 𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼: 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶
⚡ Nel settore #idroelettrico, il revamping indica l’insieme di interventi di ammodernamento, potenziamento e ottimizzazione di impianti già esistenti. Un modo intelligente per produrre più #energia pulita, ridurre i costi e prolungare la vita delle centrali senza costruirne di nuove.

In pratica, si può “dare nuova vita” a una centrale idroelettrica grazie a:
📍 Sostituzione o aggiornamento delle #turbine con modelli più efficienti.
📍 Modernizzazione dei #generatori e dei trasformatori per ridurre le perdite.
📍 Digitalizzazione dei sistemi di controllo per una gestione più precisa e automatizzata.
📍 Adeguamento delle opere idrauliche (condotte, paratoie, canali) per migliorare la sicurezza e aumentare la capacità di sfruttamento.
📍 Interventi ambientali per ridurre l’impatto e rispettare le nuove normative.

🔋 Questa pratica non solo aumenta l’efficienza e la sicurezza, ma consente anche di adeguarsi agli standard ambientali e di sfruttare al meglio ogni goccia d’acqua. Il #revamping è quindi una scelta strategica: valorizza l’esistente, accelera la transizione energetica e dimostra che l’innovazione può nascere anche da ciò che già abbiamo.

𝗥𝗲𝘃𝗮𝗺𝗽𝗶𝗻𝗴 𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼: 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗲𝗻𝗲𝗿𝗴𝗶𝗮 𝗱𝗮 𝗶𝗺𝗽𝗶𝗮𝗻𝘁𝗶 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶
⚡ Nel settore #idroelettrico, il revamping indica l’insieme di interventi di ammodernamento, potenziamento e ottimizzazione di impianti già esistenti. Un modo intelligente per produrre più #energia pulita, ridurre i costi e prolungare la vita delle centrali senza costruirne di nuove.

In pratica, si può “dare nuova vita” a una centrale idroelettrica grazie a:
📍 Sostituzione o aggiornamento delle #turbine con modelli più efficienti.
📍 Modernizzazione dei #generatori e dei trasformatori per ridurre le perdite.
📍 Digitalizzazione dei sistemi di controllo per una gestione più precisa e automatizzata.
📍 Adeguamento delle opere idrauliche (condotte, paratoie, canali) per migliorare la sicurezza e aumentare la capacità di sfruttamento.
📍 Interventi ambientali per ridurre l’impatto e rispettare le nuove normative.

🔋 Questa pratica non solo aumenta l’efficienza e la sicurezza, ma consente anche di adeguarsi agli standard ambientali e di sfruttare al meglio ogni goccia d’acqua. Il #revamping è quindi una scelta strategica: valorizza l’esistente, accelera la transizione energetica e dimostra che l’innovazione può nascere anche da ciò che già abbiamo.
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09-10-2025, 8:44
🙏 62 anni fa, la notte del 9 ottobre 1963, la tragedia del Vajont sconvolse per sempre le comunità di Longarone, Erto, Casso e i paesi vicini. Un’enorme frana precipitò nel bacino artificiale, generando un’onda che in pochi minuti cancellò vite, case e speranze: quasi duemila persone persero la vita.

🔵 “La devastazione e la morte che hanno accompagnato quel disastro non possono e non devono essere dimenticate, neanche dopo oltre sessant’anni. Oggi ci stringiamo nel ricordo di chi non c’è più, con un pensiero alle famiglie e ai sopravvissuti che portano ancora il peso di quella notte. 
La memoria del Vajont ci invita a trasformare il dolore in impegno: perché simili tragedie non si ripetano mai più. Vajont deve essere monito e motore di attenzione verso la montagna, la sua gente e le sue risorse per costruire un futuro fondato sul rispetto dell’ambiente, sulla sicurezza dei territori e sulla dignità delle persone.”
✍️ Gianfranco Pederzolli, Presidente FederBIM

🙏 62 anni fa, la notte del 9 ottobre 1963, la tragedia del Vajont sconvolse per sempre le comunità di Longarone, Erto, Casso e i paesi vicini. Un’enorme frana precipitò nel bacino artificiale, generando un’onda che in pochi minuti cancellò vite, case e speranze: quasi duemila persone persero la vita.

🔵 “La devastazione e la morte che hanno accompagnato quel disastro non possono e non devono essere dimenticate, neanche dopo oltre sessant’anni. Oggi ci stringiamo nel ricordo di chi non c’è più, con un pensiero alle famiglie e ai sopravvissuti che portano ancora il peso di quella notte.
La memoria del Vajont ci invita a trasformare il dolore in impegno: perché simili tragedie non si ripetano mai più. Vajont deve essere monito e motore di attenzione verso la montagna, la sua gente e le sue risorse per costruire un futuro fondato sul rispetto dell’ambiente, sulla sicurezza dei territori e sulla dignità delle persone.”
✍️ Gianfranco Pederzolli, Presidente FederBIM
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08-10-2025, 17:00
📚 #Rassegnastampa | 𝗕𝘂𝗼𝗻𝗲 𝗡𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗲 – 𝗖𝗼𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗲𝗿𝗮
«L’Università della Montagna? Una scelta di studio e di vita» – intervista ad Anna Giorgi, direttrice dell’Unimont, polo dell’Università degli Studi di Milano a Edolo, nel cuore della Val Camonica.

🏔️ Da quasi trent’anni, l’Università della Montagna forma giovani che scelgono di vivere e lavorare nei territori alpini, portando competenze, innovazione e nuove idee contro lo spopolamento.

Affitti accessibili, aria pulita, sport a portata di mano, ma soprattutto una visione: trasformare il territorio in un laboratorio di formazione e sviluppo sostenibile.
🎓 Oggi, grazie anche alla nuova laurea magistrale in inglese, arrivano studenti da tutto il mondo.
Perché investire sulla montagna significa investire nel futuro.

📚 #Rassegnastampa | 𝗕𝘂𝗼𝗻𝗲 𝗡𝗼𝘁𝗶𝘇𝗶𝗲 – 𝗖𝗼𝗿𝗿𝗶𝗲𝗿𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗦𝗲𝗿𝗮
«L’Università della Montagna? Una scelta di studio e di vita» – intervista ad Anna Giorgi, direttrice dell’Unimont, polo dell’Università degli Studi di Milano a Edolo, nel cuore della Val Camonica.

🏔️ Da quasi trent’anni, l’Università della Montagna forma giovani che scelgono di vivere e lavorare nei territori alpini, portando competenze, innovazione e nuove idee contro lo spopolamento.

Affitti accessibili, aria pulita, sport a portata di mano, ma soprattutto una visione: trasformare il territorio in un laboratorio di formazione e sviluppo sostenibile.
🎓 Oggi, grazie anche alla nuova laurea magistrale in inglese, arrivano studenti da tutto il mondo.
Perché investire sulla montagna significa investire nel futuro.
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07-10-2025, 13:01
𝗦𝘁𝗼𝗿𝗮𝗴𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼
💡 L’energia rinnovabile è il motore della transizione, ma senza sistemi di accumulo non possiamo sfruttarne appieno il potenziale. Nel settore #idroelettrico, che da sempre garantisce stabilità e flessibilità alla #rete, lo storage rappresenta la nuova frontiera: un ponte tra la produzione tradizionale e le sfide della generazione distribuita.

🔋 Oggi si stanno sperimentando soluzioni innovative, dai sistemi di batterie di grande scala alle tecnologie di pompaggio reversibile, capaci di immagazzinare l’#energia in eccesso e restituirla quando la domanda cresce. Questi progetti pilota, in corso in diversi impianti, aprono la strada a un modello più resiliente, dove l’idroelettrico diventa non solo fonte di produzione, ma anche cuore pulsante di flessibilità energetica.

➡ Investire nello #storage significa garantire stabilità, sicurezza e sostenibilità e, secondo il dossier Power Barometer 2025 di Eurelectric, serviranno almeno 60 GW di storage al 2030 a livello europeo per centrare gli obiettivi di #decarbonizzazione e sicurezza del sistema.

𝗦𝘁𝗼𝗿𝗮𝗴𝗲 𝗲 𝗶𝗻𝗻𝗼𝘃𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲: 𝗶𝗹 𝗳𝘂𝘁𝘂𝗿𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗼
💡 L’energia rinnovabile è il motore della transizione, ma senza sistemi di accumulo non possiamo sfruttarne appieno il potenziale. Nel settore #idroelettrico, che da sempre garantisce stabilità e flessibilità alla #rete, lo storage rappresenta la nuova frontiera: un ponte tra la produzione tradizionale e le sfide della generazione distribuita.

🔋 Oggi si stanno sperimentando soluzioni innovative, dai sistemi di batterie di grande scala alle tecnologie di pompaggio reversibile, capaci di immagazzinare l’#energia in eccesso e restituirla quando la domanda cresce. Questi progetti pilota, in corso in diversi impianti, aprono la strada a un modello più resiliente, dove l’idroelettrico diventa non solo fonte di produzione, ma anche cuore pulsante di flessibilità energetica.

➡ Investire nello #storage significa garantire stabilità, sicurezza e sostenibilità e, secondo il dossier Power Barometer 2025 di Eurelectric, serviranno almeno 60 GW di storage al 2030 a livello europeo per centrare gli obiettivi di #decarbonizzazione e sicurezza del sistema.
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03-10-2025, 13:08
𝗔 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗵𝗲?
⚡ Le concessioni idroelettriche sono molto più di un atto amministrativo: sono lo strumento con cui lo Stato affida a soggetti pubblici o privati la gestione di una risorsa preziosa come l’acqua per produrre energia. In cambio, i concessionari versano #canoni e sovracanoni destinati ai territori che ospitano dighe e impianti.

🏞️ È grazie a questi strumenti che le comunità montane ricevono risorse economiche fondamentali per servizi, infrastrutture e tutela ambientale. Le #concessioni garantiscono quindi non solo energia rinnovabile, ma anche un ritorno sociale e territoriale.

🤝 In questo quadro il ruolo di #Federbim è centrale: la Federazione rappresenta i Consorzi dei Bacini Imbriferi Montani e vigila affinché le risorse derivanti dalle concessioni siano equamente redistribuite e impiegate a favore delle popolazioni locali.

𝗔 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗲𝗿𝘃𝗼𝗻𝗼 𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗼𝗻𝗶 𝗶𝗱𝗿𝗼𝗲𝗹𝗲𝘁𝘁𝗿𝗶𝗰𝗵𝗲?
⚡ Le concessioni idroelettriche sono molto più di un atto amministrativo: sono lo strumento con cui lo Stato affida a soggetti pubblici o privati la gestione di una risorsa preziosa come l’acqua per produrre energia. In cambio, i concessionari versano #canoni e sovracanoni destinati ai territori che ospitano dighe e impianti.

🏞️ È grazie a questi strumenti che le comunità montane ricevono risorse economiche fondamentali per servizi, infrastrutture e tutela ambientale. Le #concessioni garantiscono quindi non solo energia rinnovabile, ma anche un ritorno sociale e territoriale.

🤝 In questo quadro il ruolo di #Federbim è centrale: la Federazione rappresenta i Consorzi dei Bacini Imbriferi Montani e vigila affinché le risorse derivanti dalle concessioni siano equamente redistribuite e impiegate a favore delle popolazioni locali.
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30-09-2025, 13:01
𝗟’𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶
🌞 In Italia, i bacini montani rappresentano una risorsa energetica strategica ancora poco valorizzata. L’idea di “solarizzare” queste superfici, installando pannelli fotovoltaici galleggianti, apre nuove prospettive: produrre energia pulita senza consumo di suolo, ridurre l’evaporazione dell’acqua e integrare in modo virtuoso le diverse fonti rinnovabili.

🏔️ L’Italia, con la sua fitta rete di bacini artificiali e dighe, ha un potenziale enorme. Progetti pilota già avviati in Trentino e Lombardia mostrano come sia possibile sfruttare la complementarità tra idroelettrico e solare: quando l’acqua è abbondante, le dighe producono; nei mesi siccitosi, il sole garantisce continuità.

🔋 La sfida non è solo tecnologica ma anche normativa: servono regole chiare per favorire gli investimenti e garantire che i benefici ricadano sui territori montani, in termini di energia, occupazione e sviluppo sostenibile. Solarizzare i bacini significa trasformare una risorsa esistente in una leva per la transizione ecologica, con un ritorno concreto per le comunità locali e l’intero Paese.

𝗟’𝗼𝗽𝗽𝗼𝗿𝘁𝘂𝗻𝗶𝘁𝗮̀ 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗼𝗹𝗮𝗿𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗯𝗮𝗰𝗶𝗻𝗶 𝗺𝗼𝗻𝘁𝗮𝗻𝗶
🌞 In Italia, i bacini montani rappresentano una risorsa energetica strategica ancora poco valorizzata. L’idea di “solarizzare” queste superfici, installando pannelli fotovoltaici galleggianti, apre nuove prospettive: produrre energia pulita senza consumo di suolo, ridurre l’evaporazione dell’acqua e integrare in modo virtuoso le diverse fonti rinnovabili.

🏔️ L’Italia, con la sua fitta rete di bacini artificiali e dighe, ha un potenziale enorme. Progetti pilota già avviati in Trentino e Lombardia mostrano come sia possibile sfruttare la complementarità tra idroelettrico e solare: quando l’acqua è abbondante, le dighe producono; nei mesi siccitosi, il sole garantisce continuità.

🔋 La sfida non è solo tecnologica ma anche normativa: servono regole chiare per favorire gli investimenti e garantire che i benefici ricadano sui territori montani, in termini di energia, occupazione e sviluppo sostenibile. Solarizzare i bacini significa trasformare una risorsa esistente in una leva per la transizione ecologica, con un ritorno concreto per le comunità locali e l’intero Paese.
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