Federbim sollecita l’approvazione della legge sui piccoli comuni, approvata all’unanimità alla Camera ma ora ferma al Senato. Così il Presidente Carlo Personeni introducendo il convegno “Piccoli comuni di montagna, risorsa e presidio del territorio”, che si è svolto venerdì 17 marzo presso la Sala Conferenze Uti della Carnia a Tolmezzo. Il seminario è stato organizzato dal Consorzio BIM Tagliamento in collaborazione con Comune, e ISIS Paschini Linussio. Per fermare lo spopolamento dì questi territori, ha aggiunto Personeni, “è indispensabile intervenire su aspetti cruciali come scuole, trasporti, servizi sanitari, viabilità, poste, banda ultra larga”. Ha osservato ancora Personeni: “Per evitare l’emorragia continua dello spopolamento dei territori di montagna è indispensabile investire sui giovani. Ed è fondamentale una nuova ‘cultura di montagna’ . Così come creare posti di lavoro, stimolare la ripresa dell’agricoltura di montagna, riconquistando le terre abbandonate e riappropriandosi dell’avanzata dei boschi, cosa che contribuirebbe ad evitare dissesti idrogeologici. Inoltre – ha continuato il Presidente di Federbim – una defiscalizzazione e sburocratizzazione di tutte quelle piccole attività commerciali ed artigianali che di fatto svolgono un servizio indispensabile alla collettività”.
Il padrone di casa, il Presidente del Consorzio BIM Tagliamento Domenico Romano, ha da parte sua sottolineato tra le altre cose l’esigenza di coinvolgere i giovani e quindi la scuola nella valorizzazione dei piccoli Comuni di montagna. E dopo i saluti del sindaco di Tolmezzo Francesco Birollo e del consigliere regionale del Friuli Venezia Giulia Enzo Marsilio, l’incontro della mattinata si è aperto con l’intervento del Coordinatore nazionale dei piccoli Comuni Anci Massimo Castelli. Per Castelli “la sfida per recuperare le aree interne passa innanzitutto dall’effettiva applicazione della legge sui piccoli Comuni ma soprattutto dall’avvio di politiche differenziate che consenta agli amministratori locali di avere strumenti variabili in funzione delle caratteristiche delle comunità che devono governare”. Castelli ha invitato a “puntare ad un modello più semplificato e tutti i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, devono imparare a fare rete”.
Da parte sua Enrico Petriccioli, vicepresidente di Federbim e segretario generale della Fondazione Montagne Italia, ha analizzato la legge sui piccoli comuni nel contesto del difficile ridisegno dell’architettura istituzionale. Il provvedimento “incentrato sullo sviluppo e sui servizi, offre la chiave per una rinascita di questi territori”. Petriccioli ha concluso: torniamo a rendere la montagna attraente.
Dal quadro politico a quello più tecnico negli apprezzati interventi della professoressa Elena d’Orlando, dell’Università di Udine, incentrato sulla governante multilivello; del prof. Geremia Gioss, dell’Università di Trento, che ha sottolineato come i piccoli comuni siano indispensabili perché l’Italia si salvi dalla catastrofe. Infine il dott. Emanuele Comi, dell’Università di Bergamo ha fatto il bilancio di tre anni della Strategia nazionale della aree interne.
Nel pomeriggio la tavola rotonda del pomeriggio, moderata dal sindaco di Mereto di Tomba Massimo Moretuzzo. Nel suo saluto Maria Grazia Santoro, assessore alle Infrastrutture e Territorio della Regione Friuli Venezia Giuli nonché Presidente della Fondazione Dolomiti/Unesco, ha riconosciuto come i BIM siano “un ente particolarmente attento allo sviluppo del territorio”.
La legge sui piccoli comuni, ha rimarcato nel suo intervento l’On. Roger de Menech, cofirmatario della legge, “è di straordinaria importanza, perché inverte la politica urbanocentrica degli ultimi 30 anni ed è fondamentale anche per chi non vive in questi territori. Alcuni esempi: la tutela del bosco è un vantaggio competitivo per l’intera collettività; ma anche il pagamento dei servizi eco sistemici è riconosciuto elemento importante anche al di fuori. Lo spopolamento si arresta creando economia e lavoro”.
Di buone pratiche sul territorio friulano hanno parlato Paola Dario, dell’azienda per l’assistenza sanitaria dei servizi sociali dei Comuni della Carnia; Paolo Felice, portavoce regionale del Forum del Terzo settore; Annalisa Bonfiglioli, Cooperativa Cramars; e Stefano Adami, Cooperativa Indotto Carnia.
A seguire i lavori per tutta la giornata e con grande attenzione una ventina di studenti dell’Isis Paschi Linussio, nell’ambito del progetto alternanza scuola-lavoro. Intervenendo in chiusura, una rappresentanza ha proposto al sindaco di Tolmezzo il riutilizzo di strutture abbandonate per iniziative giovanili.