Commento del Presidente Federbim Gianfranco Pederzolli sul Rapporto Asvis

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Il rapporto dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) presenta un quadro allarmante della situazione in Italia in merito al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030.

I dati e le percentuali rivelati dall’ASviS mettono in luce la necessità urgente di affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile nel nostro Paese, in particolare in riferimento all’energia pulita.

La transizione verso fonti di energia rinnovabile diventa di fondamentale importanza per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile, in particolare per la lotta ai cambiamenti climatici.

Dal rapporto ASviS emergono sfide significative. Ad esempio, solo il 19,2% del totale dell’energia in Italia proviene da fonti rinnovabili, il che è ben al di sotto dell’obiettivo di transizione verso un sistema energetico più pulito e sostenibile.

 

Questo rappresenta un ostacolo importante per il paese nel raggiungere i propri obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio, come stabilito nell’ambito dell’Unione Europea.

Inoltre, il degrado del suolo che colpisce il 17% del territorio nazionale è una preoccupazione serissima poiché una superficie sana è fondamentale per l’agricoltura sostenibile e la produzione alimentare e ciò che ne deriva.

A più riprese la Federbim ha parlato dell’importanza di curare il suolo, soprattutto nella sua capacità di raccogliere l’acqua piovana denunciando spesso inoltre, che il degrado del terreno può portare a una diminuzione della fertilità e aumentare la vulnerabilità del Paese agli eventi climatici estremi.

Il basso tasso di protezione delle aree terrestri e marine (21,7% e 11,2%, rispettivamente) è altrettanto preoccupante poiché l’ambiente marino e terrestre è fondamentale per la biodiversità, la conservazione degli ecosistemi e il benessere generale dell’umanità.

Tutto ciò mette in evidenza una mancanza di progressi significativi nell’ambito dell’energia sostenibile e della protezione dell’ambiente, elementi cruciali per uno sviluppo sostenibile.

Questi dati sottolineano l’urgenza di rafforzare gli sforzi a livello nazionale e internazionale per affrontare queste sfide e per riallineare le politiche con gli obiettivi dell’Agenda 2030.

Uno dei punti critici identificati nel rapporto Asvis riguarda l’aumento della povertà in Italia, che è passata dal 6,1% al 7,5% tra il 2015 e il 2021, coinvolgendo quasi 2 milioni di famiglie, di cui 1,4 milioni sono minori. Questo dimostra che nonostante gli sforzi, la povertà resta una sfida significativa nel contesto italiano.

Sulla base di quest’ultima occupazione pongo quindi la mia attenzione sul goal numero 7 che dice:

La povertà energetica è ulteriormente aggravata dall’impennata inflazionistica, principale fonte di preoccupazione, che ha portato gli individui e le famiglie a sentirsi più fragili: il 27%, infatti, teme di non riuscire a sostenere le spese per le utenze domestiche. Al contempo, vengono acquisite nuove consapevolezze e riviste le priorità: in particolare, le famiglie si aprono alle comunità energetiche (59%) e al “prosumerismo”, al punto che tre intervistati su quattro ritengono che installare sistemi di auto-produzione di energia avrebbe un impatto positivo sullo stile di vita.

Per affrontare queste sfide, è essenziale sottolineare il ruolo strategico dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano (BIM). Questi, con la loro conoscenza dettagliata dei territori montani, possono svolgere un ruolo cruciale nell’identificazione e nello sviluppo di impianti di energia rinnovabile sfruttando le risorse locali in modo sostenibile.

Inoltre, possono fungere da facilitatori nella cooperazione tra comunità territoriali, enti locali e attori centrali, promuovendo la collaborazione tra tutti i player in causa. Da un punto di vista finanziario, i BIM possono utilizzare il Sovracanone BIM come un’opportunità di finanziamento aggiuntivo per sostenere progetti di energia rinnovabile. Questo tipo di finanziamento può essere determinante per la realizzazione di impianti energetici sostenibili nei territori montani.

L’esperienza pluriennale dei Consorzi BIM nella gestione delle risorse idriche e ambientali nelle aree montane può svolgere un ruolo fondamentale nell’assicurare una gestione sostenibile delle risorse naturali e nell’implementare progetti di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) in modo efficiente e responsabile.