La risorsa montagna va maggiormente valorizzata, anche nel contesto della positiva legge sui Piccoli Comuni finalmente approvata.
E’ quanto ha sottolineato Carlo Personeni, Presidente di Federbim – Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano – in occasione dell’Assemblea nazionale della Federazione che si è svolta nei giorni scorsi a Porlezza, in provincia di Como.
In questo senso, osserva Personeni, “gli introiti del sovracanone devono continuare ad appartenere ai Comuni e gestiti dai Consorzi BIM, garantendo in questo modo, come sempre fatto, lo sviluppo economico e sociale dei territori interessati. Se non sarà chiarito questo punto in modo inequivocabile, per Federbim sarà impossibile condividere la richiesta dei produttori idroelettrici di un canone unico che raggruppi tutte le attuali contribuzioni dovute”.
Federbim torna dunque a sollecitare le gare per le concessioni idroelettriche scadute, come previsto dalla legge 79/1999.
“Fino ad oggi – lamenta Personeni – le concessioni hanno privilegiato le mere logiche industriali, impedendo doverose ed eque compensazioni economiche ai territori e alle comunità locali”.
Federbim lancia allora un appello a politica e istituzioni per rivendicare “una compartecipazione quale risarcimento straordinario per il presumibile mancato coinvolgimento o per la rinuncia al diritto di prelazione in occasione della gara per il rilascio concessorio, quindi più soldi per i Comuni”.
Roma, 18 ottobre 2017