Il nuovo Codice Forestale è stato approvato in via definitiva dal Governo.

Federbim, attraverso il Presidente Carlo Personeni, esprime soddisfazione per questo testo che ha avuto un iter parlamentare durato cinque anni.

Ora finalmente si potrà fermare l’avanzata del bosco, ed effettuare la sua coltivazione creando reddito.

Il nodo del nuovo testo di legge consiste nel considerare i 12 milioni di ettari di foreste italiane un inestimabile di biodiversità e paesaggio e per questo si riafferma l’esigenza della promozione e della tutela dell’economia forestale, dell’economia montana e delle rispettive filiere produttive attraverso la protezione e il razionale utilizzo del suolo e il recupero produttivo delle proprietà fondiarie frammentate e dei terreni incolti o abbandonati.

 

Cosa prevede in sintesi la nuova legge forestale:

– Delinea criteri innovativi di programmazione e pianificazione forestale;

– Fissa i criteri minimi uniformi per le attività di gestione forestale, demandando alle singole Regioni l’onere di declinarli tenendo conto dell’estrema varietà degli ecosistemi forestali italiani;

– Disciplina in modo nuovo la trasformazione di aree boscate in altra destinazione d’uso, mantenendo saldo il principio dell’obbligo di compensazione;

– Individua i principi cardine per la promozione e l’esercizio delle attività selvicolturali di gestione, anche attraverso la pianificazione di piste utili ai lavori forestali;

– Detta principi innovativi per facilitare e incentivare la gestione di superfici forestali accorpate, anche quando i proprietari siano molti e le superfici unitarie piccolissime;

– Rilancia l’attività della filiera vivaistica forestale nazionale;

– Pone il Ministero al centro di un coordinamento di Enti per la raccolta e la divulgazione di dati quantitativi e qualitativi sulle foreste.

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