Si è svolto venerdì 28 novembre, all’auditorium del Palazzo della Regione Piemonte, il convegno nazionale “Dai sovracanoni ai servizi ecosistemici: la montagna che vale all’Italia”, organizzato da FederBIM, a latere dell’Assemblea ordinaria della Federazione. L’evento è stato realizzato in collaborazione con il Coordinamento BIM Piemonte e con il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte, della Regione Piemonte, e della Città metropolitana di Torino.
Al centro dei lavori il tema del pagamento per Servizi Ecosistemici, “capace di riconoscere in modo stabile il ruolo della montagna come infrastruttura strategica per il Paese”. L’incontro ha visto un’ampia partecipazione di presidenti e direttori dei Consorzi BIM, sindaci, amministratori locali, del mondo scientifico e del Terzo settore, arrivati a Torino da tutta Italia.
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha riconosciuto il ruolo dei Consorzi BIM nella gestione della risorsa idrica e nel governo delle aree montane. “Il sistema dei Consorzi BIM ha un’esperienza di decine d’anni. L’esperienza maturata in questi anni e il lavoro svolto da FederBIM possono essere un importante contributo alle politiche nazionali e territoriali” ha dichiarato.
Sono seguiti i contributi dei relatori incentrati sull’approfondimento del tema dei servizi ecosistemici da varie angolazioni sulle condizioni alle quali possano essere valorizzati a vantaggio delle comunità locali di montagna. Intervenuti Riccardo Santolini, componente del Comitato nazionale per il Capitale naturale e docente presso l’Università degli studi di Urbino, Daniele Roscino Avetrani, CEO e co-founder di Ecosostenibile.eu S.B.r.l., Francesco De Bettin, Presidente di DBA Group S.p.A., Paolo Gurisatti, economista industriale e docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, Angelo Robotto, Direttore Ambiente, Energia e Territorio della Regione Piemonte, e Stefano Banini, Direttore generale di CURSA.
Infine, il presidente FederBIM, Gianfranco Pederzolli ha richiamato il percorso compiuto dalla Federazione e la definizione della rete dei Consorzi BIM come infrastruttura istituzionale e operativa di una politica nazionale per i servizi ecosistemici. “Il messaggio che vogliamo lasciare, in chiusura di questo convegno, è che FederBIM è pronta a fare la sua parte mettendo a disposizione una rete di Consorzi che da settant’anni gestisce i sovracanoni, conosce le concessioni, dialoga con i Comuni, con i concessionari e con le Regioni. Una rete che può diventare, se messa nelle condizioni di farlo, il braccio operativo di una politica nazionale dei servizi ecosistemici nei territori montani”, ha commentato il Presidente.
Il convegno è stata l’occasione per presentare il progetto FederBIM sviluppato in collaborazione con CURSA al fine di sperimentare e implementare una piattaforma abilitante per la produzione di carbon e water credits partendo dalla assunzione di alcuni territori pilota, per sperimentare le soluzioni ipotizzate in coerenza con le norme e la domanda di mercato
Una piattaforma digitale operativa e interoperabile con i sistemi MASE, basata anche su gemello digitale e la tracciabilità dei flussi finanziari, che possa supportare il lavoro dei Consorzi BIM.
A seguito del convegno, nella mattinata di sabato 29 novembre, si è svolta l’assemblea della Federazione all’interno della quale, grazie all’intervento del professor Comi dell’Università di Bergamo si è sviluppato un approfondimento sui Consorzi BIM, sovracanone e programmazione pubblica richiamando le potenzialità dei Consorzi BIM come soggetti di raccordo tra politiche nazionali, scelte regionali e bisogni dei territori montani.


















