A Chiavenna la XXIII edizione celebra il ruolo del Polo UNIMONT di Edolo

Si è tenuta oggi, nella Sala delle Capriate dell’ex Convento dei Cappuccini di Chiavenna, la cerimonia di consegna del Premio FederBIM – Athos Valsecchi 2025. L’iniziativa, promossa da FederBIM insieme alla Comunità Montana della Valchiavenna e al Consorzio BIM dell’Adda, ha riunito amministratori, mondo accademico e comunità locali.
Il Premio della XXIII edizione è stato assegnato alla professoressa Marina Brambilla, magnifica Rettrice dell’Università degli Studi di Milano, per i risultati raggiunti attraverso il Polo UNIMONT di Edolo, centro di eccellenza dedicato alla formazione universitaria, alla ricerca e all’innovazione per le aree montane.
Per questo motivo FederBIM collabora con il Polo UNIMONT e ne supporta l’impegno nella promozione delle infrastrutture socioculturali per uno sviluppo sostenibile e una nuova consapevolezza delle terre alte. Questo approccio rafforza la capacità dei territori di diventare i reali protagonisti delle nuove politiche pubbliche nazionali.
La cerimonia si è aperta con i saluti istituzionali di Luca Della Bitta, Sindaco di Chiavenna e Presidente del Consorzio BIM dell’Adda, di Davide Trussoni, Presidente della Comunità Montana della Valchiavenna, e di Athos Valsecchi in rappresentanza della famiglia Valsecchi. Sono seguiti gli interventi di Mauro Guerra, Presidente di ANCI Lombardia, di Massimo Sertori, Assessore a Montagna ed Enti Locali di Regione Lombardia, del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana. Infine, impossibilitato a presenziare, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha fatto pervenire un contributo video, a testimonianza della sua vicinanza all’iniziativa.
“Questo riconoscimento ha anche uno sguardo sul futuro.” ha dichiarato Gianfranco Pederzolli, Presidente FederBIM. “Vogliamo lavorare su tre piani. Primo, contribuire all’aggiornamento periodico del Libro Bianco con dati e casi che arrivano dai nostri consorzi. Secondo, sostenere linee formative utili ai territori, con borse di studio e percorsi di tirocinio che mettano in contatto studenti e amministrazioni. Terzo, promuovere attività di ricerca applicata su acqua, foreste, energia, servizi ecosistemici, perché qui si gioca una parte decisiva della transizione del Paese.”
“Questo – prosegue Pederzolli – è il senso del nostro impegno. Non chiediamo alla ricerca di risolvere da sola i problemi. Le chiediamo strumenti chiari per prendere decisioni. Le chiediamo metodi che rendano valutabili i risultati. Le chiediamo di ascoltare i territori e di portarli dentro l’agenda nazionale. In questo la rettrice Brambilla e la comunità di UNIMONT ci hanno dato un esempio e una strada” conclude il Presidente.
“Siamo molto orgogliosi di aver ricevuto questo premio da FederBIM: testimonia l’impegno di UNIMONT nel contribuire in maniera determinante ad affermare la necessità che per le montagne serva una visione strategica specifica e politiche integrate, a generare innovazione tramite la ricerca scientifica e a formare una generazione di professionisti preparati alle specificità del contesto montano, sviluppandone ulteriormente il valore con un approccio innovativo, sistemico ed interdisciplinare” ha commentato la Rettrice Brambilla.
Istituito da FederBIM e dedicato alla memoria del Senatore Athos Valsecchi, il premio ha cadenza biennale. Ricorda una figura che ha fornito un grande contributo all’attuazione della Legge n. 959 del 1953 in quanto presidente del Consorzio dell’Adda e della stessa FederBIM, promuovendo lo sviluppo culturale, economico e sociale della montagna italiana.

