Il Decreto Ministeriale di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili presenta alcune scelte che, come Federbim, riteniamo sbagliate.
Anzitutto vengono premiate alcune fonti energetiche rinnovabili come il fotovoltaico a scapito delle altre, e ciò appare francamente illogico, visto il peso dell’idroelettrico tra le fonti rinnovabili.
In seconda battuta, l’idroeletrico, la tecnologia più matura e di intera filiera produttiva italiana, viene quasi escluso dagli incentivi, mentre anche il mini-idro viene pesantemente penalizzato.
Ancora, ci appare discutibile anche la scelta di riconoscere l’incentivo solo attraverso il registro e l’asta, abolendo così l’accesso diretto, in nome di una trasparenza che invece sarà solo un modo per ridurre la spesa dello Stato e facilitare i grandi player.
Infine segnaliamo come la conseguenza di questa scelta sarà quella di spostare, di fatto, la maggior parte delle risorse a favore dei territori del sud.
In considerazione di tutto questo, ci auguriamo che in Conferenza Unificata possa essere rivisto il Decreto grazie all’intervento delle Regioni e delle Autonomie Locali, accogliendo le richieste degli stakeholders.
Enrico Petriccioli – Vicepresidente Federbim