Un momento storico per le comunità di montagna: il decreto che evoca la legge 959 del 1953
Il Presidente del Consorzio BIM Tagliamento di Udine, Michele Benedetti, da tempo protagonista in Friuli-Venezia Giulia nello sviluppo e la promozione delle Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), dimostra concretamente il ruolo chiave che enti locali come i Consorzi BIM possono giocare in questo processo di trasformazione.
“Sottolineo l’importanza del recente decreto, il quale si avvicina, per rilevanza, alla storica legge 959 del 1953, la quale istituì i Sovracanoni idroelettrici, e gli stessi Consorzi BIM. Questo decreto rappresenta un fondamentale passo avanti non solo per la transizione energetica, ma anche per l’identità stessa della montagna”, dichiara Benedetti.
A pochi giorni dalla pubblicazione di questo decreto sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che incentiva la nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili, la Federbim continua a offrire il proprio supporto come partner tecnico sui territori di montagna.
“È un momento fondamentale per il futuro delle nostre montagne e delle comunità che le abitano”, prosegue Benedetti, evidenziando che il decreto offre un’opportunità senza precedenti per promuovere la sostenibilità energetica e coinvolgere attivamente i territori.
La Federbim, riconoscendo il proprio ruolo di guida nel settore, si impegna a sostenere e incoraggiare attivamente le comunità locali nel costituirsi in Comunità Energetiche Rinnovabili, proponendosi anche come supervisore di supporto per la loro creazione.
“Questo nuovo approccio non solo promuoverà l’indipendenza energetica delle nostre montagne, ma contribuirà anche a rafforzare il legame sociale e la solidarietà tra i cittadini”, conclude Benedetti. “Il futuro sostenibile delle nostre montagne dipende dalla collaborazione e dall’impegno delle comunità locali”.
La Federbim intende assumere un ruolo di leadership per promuovere questo processo, soprattutto facendo leva sulla capacità finanziaria dei consorzi BIM.